Valorizzare la biodiversità viticola del comprensorio dei Colli Piacentini per migliorare la competitività delle produzioni vitivinicole, oggi fortemente condizionata dal cambiamento climatico: questi i temi fondanti il progetto Salvibio e l’obiettivo del nostro Corso sui Vitigni Autoctoni, che si svolge anche direttamente nelle Aziende vinicole più sensibili al tema.
Valorizzare la biodiversità viticola del comprensorio dei Colli Piacentini per migliorare la competitività delle produzioni vitivinicole, oggi fortemente condizionata dal cambiamento climatico: questi i temi fondanti il progetto Salvibio e l’obiettivo del nostro corso sui Vitigni Autoctoni, che si svolge anche direttamente nelle Aziende vinicole più sensibili al tema.
Il nostro percorso formativo offre uno sguardo d’insieme sulle potenzialità dei vitigni autoctoni locali, maggiori e minori, che si pongono come strumenti di innovazione per l’identificazione di nuove tipologie di prodotto, sfruttando la diversa resilienza dei genotipi e adottando protocolli gestionali volti a massimizzare il valore aggiunto del processo vitivinicolo.
Un corso coordinato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore che mira a individuare vitigni autoctoni minori con tratti enologici di pregio per il rilancio della viticoltura del territorio, reperire sul territorio accessioni di vite di potenziale interesse, massimizzare il valore aggiunto dei vini rossi e da meditazione, sfruttando le potenzialità di vitigni locali quali Ervi, Malvasia Rosa e Santa Maria, individuare i protocolli di produzione e appassimento delle uve più idonee in funzione del genotipo impiegato.
Un’impegno importante in uno scenario complesso che vede il territorio piacentino e la sua viticoltura attenta e molto attiva.
Le aziende che hanno collaborato nella scorsa edizione appena terminata sono infatti La Tosa, Azienda vitivinicola Villa Rosa, Azienda Agricola Lusignani, Mossi 1558, Azienda Vitivinicola Massina, Fabrizio Camorali.